“80 centesimi” è un testo che nasce prima di tutto da un’esperienza quotidiana dell'attore e autore Pietro De Nova. Frequentando l'Accademia dei Filodrammatici a Milano e vivendo a Pavia Pietro ha spesso fatto la vita da pendolare. Per essere esatti la vita di un pendolare abbastanza atipico. Si trovava spesso ad aspettare l’ultimo passante della sera a Rogoredo e osservava quella stazione, così affollata di giorno, trasformarsi in un altro mondo di notte. I personaggi che popolano i binari dopo le 22 sono svariati, ognuno con il suo bagaglio di abitudini, ma tra tutte le facce quelle che si portava dietro quando saliva sul treno erano quelle dei ragazzi che venivano dal “boschetto”. Quello vicino alla stazione. Li osservava ogni giorno, iniziando pian piano a distinguerli. Sapeva su quali binari sarebbero scesi per cercare i mozziconi tra le rotaie, imparava le storie che gli raccontavano di volta in volta per chiedergli 80 centesimi, senza riconoscerlo. Un giorno, ha iniziato a parlare con un ragazzo. Si chiama Roberto. Era sul suo stesso treno e hanno parlato per tutto il viaggio. Poi pian piano Yuri e tutti gli altri. Da questa confidenza e dalla volontà di raccontare in maniera più fedele possibile questi racconti, è nato un progetto di registrazioni, in cui i ragazzi di Rogoredo hanno iniziato a lasciare le loro parole incise sulla traccia di un telefono, affamati di uno spazio per potersi ridefinire fuori dallo schema del "tossico", del "senzatetto", dello "sbandato", ma riappropriandosi del tempo per ricollegare i fili di un'esistenza molto più complessa della paura dei passanti.
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