In scena tre corpi nudi - o meglio in biancheria intima - volutamente
messi in evidenza: masse corporee vive e non censurate, vere, oneste,
ben diverse da quelle che siamo abituati a vedere in mostra sui giornali,
su internet, in televisione. Tre donne non più giovani ma non ancora
vecchie, certamente non perfette. Ma belle. Perché autentiche. Disposte,
in uno show surreale, a offrirsi al pubblico per quello che sono, corpi
senza casa né spazio, sfrattate dal proprio io, lanciate a inseguire, divorare
e moltiplicare le proprie ombre. Con passo leggero e sguardo ironico e
tragicomico sul femminile. Il corpo - casa è l’immaginario intorno a cui
si sviluppa il lavoro di scena: da quel luogo le attrici partono per svelare
momenti di fragilità e di bellezza, per restituire spaccati di intimità, per
disvelare un posto segreto, un luogo fisico o uno spazio dentro di noi,
comunque territorio della visione. Poche parole, quadri visivi, corpi in
movimento. Un racconto fisico che indaga i luoghi dell’intimo.