Azul Teatro
ICARO. I begin to lose control
di e con Serena Gatti e Raffaele Natale
versi Serena Gatti
musiche Raffaele Natale
luci Attila Horvarth
elementi in rame Benedetto Gatti
Il mito vede in Icaro colui che va fuori dalle regole, vola contro al sole e per questo viene punito con la morte. Qui Icaro non muore. Il suo andare contro le regole è l'atto ribelle e folle di intraprendere una strada alternativa in opposizione al potere costituito. Dalla prigione – labirinto, dove è cresciuto, vola contro al sole come gesto estremo, disperato e vitale, in cerca dell'estasi.
Icaro si trova nel mondo di oggi, a vivere un'altra possibilità. Un mondo nuovo, di cui non conosce le leggi. Ma la vita reale, nelle sue mani, nei suoi comportamenti, risulta assurda. Si invertono i segni, si danno valori diversi e così Icaro è come un disadattato che non riesce ad omologarsi. La società da un lato lo accoglie come un mito, dall'altra non lo capisce e lo reputa un disabile, un perdente, un sognatore.
Nonostante la caduta Icaro tenta ancora il volo, al di là del rischio di cadere, il desiderio non muore ma si rinnova. Un inno al fallimento, alla perdita di controllo, al perseguire il proprio anelito, al non omologarsi, all'accettare di essere sconfitti, perdenti, come alieni nel mondo.