Il film è ambientato negli anni cinquanta del secolo scorso e ripropone scorci di vita nei paesi del Basso Vicentino e in particolare a Longare, Costozza, Lumignano, Castegnero, Nanto, Mossano, oltre a Camisano Vicentino, Torri di Quartesolo, Lapio di Arcugnano, e Vicenza stessa.
In una casa di paese don Piero, ormai giunto all'età dei ricordi, ripensa alla sua vita di prete trascorsa fra le campagne e le colline del basso vicentino.
Storie semplici che sarebbero banali se non fosse per qualche eccesso in alcuni piccoli fatti che alla gente comune sembrano tragedie immani.
Una ragazza rimasta incinta prima del matrimonio.
Un ragazzetto discolo che poi diventerà prete.
Un portalettere irascibile ma tenero di cuore.
Un personaggio misterioso che vive nelle grotte.
Una famiglia dedita ell’esoterismo.
Don Piero nelle sue funzioni di parroco raccorderà il tutto per la serenità nel paese.
Giunto il tempo, don Piero sarà pronto per la dipartita.
Storie che hanno il sapore di una umanità ancora scossa dalla guerra, ma che è protesa verso un futuro migliore. Storie che risentono di stili di vita ancorati al passato, tra credenze, relazioni, visioni e speranze appena accennate. Storie vissute con profonda serietà e consapevolezza di un presente ancora sofferto.
L’autore e regista vicentino Giancarlo Cappellaro (da anni realizzatore di prodotti audiovisivi come fiction, documentari girati in varie parti del mondo, video industriali, video istituzionali e opere liriche) ha coinvolto nella realizzazione del film l’Associazione teatrale “Il Covolo” di Longare, l’Università Adulti e Anziani di Camisano Vicentino e la ProLoco di Mossano, per un totale di circa cento volontari che hanno ricoperto i ruoli di attori principali, attori secondari e tecnici, nonché di aiutanti tecnici, trovarobe e costumisti.