Progetto di rete per la danza e i nuovi linguaggi, promossa dai Teatri di Pietra, Palermo Teatro Festival, Scenario Pubblico di Catania con l’apporto di CapuAntica Festival, CDanza Lazio ed Estreusa Arte .
In occasione di ANTEPRIMA(VERA)'2012 - la storica manifestazione del Palermo Teatro Festival , CONTEMPORANEO SENSIBILE presenta tre lavori della danza contemporanea e del teatrodanza - all’insegna dell’originalità e della ricerca dei suoi autori .
Il palcoscenico del Montevergini accoglie, tra il 18 aprile e il 4 maggio, tre nuovi appuntamenti con Loris Petrillo, Emma Scialfa e Aurelio Gatti rispettivamente con ONE+ONE=ONE, Zia Clotilde Party e BOLERO , e Studio per ECUBA.
Concept / Coreografia collettiva / Testi / Sound / Costumi - Emma Scialfa, Pucci Romeo
Attori - Paola Mandel, Orazio Alba
Danzatori - Dominique Cavallaro, Alessandro Caruso, Giuliana Cocuzza, Simona Fichera, Silvia
Filippi, Monika Gravagno,Melissa Gramaglia, Agata Messina
Dj set - MotoMimetico sound point a cura di Puccino e Scialfaust
Produzione - MotoMimetico - Majazé
Con il Contributo della Regione Sicilia,
Ass. Del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.
Performance di danza - teatro, dj set, dance floor e torta.
Il progetto che stiamo sviluppando, punta allo scardinamento delle regole coreo-compositive storicamente date. Il nostro approccio non mira alla creazione di una performance unica e ripetibile bensì, alla creazione di eventi solitari nei quali i materiali, i suoni, i colori, gli odori, i sapori, i rimandi generativi tracciabili, creano una nuova grammatica verso la costruzione di dell’azione.
Zia Clotilde è quel personaggio/soggetto/fantasma che inseguiamo ma che non si fa irretire. Sguscia, attraverso segmenti di senso e rivoli possibili, perché sensibile a culture, odori, sapori, suoni; un’entità sinestetica che dipana l’azione attraverso la coreografia come mezzo e non come fine. ll suo viaggio continuo, dà luogo a miriadi di incontri che ne determinano il senso apparente solo nelle possibilità rizomatiche che la curiosità genera in infinite eventualità.
Zia Clotilde è un FORMAT. Un contenitore dove i differenti linguaggi confrontandosi, di volta in volta, attendono, ribaltano, costruiscono, nuovi pigli di composizione e dialogano fra loro.
Il centro non è l’ipotesi narrativa e/o affabulatoria quanto il suo puntare, senza un racconto «aprioristico», verso un “esterno” che vampirizza il personaggio che, a sua volta, elabora e non subisce.